giovedì 26 luglio 2012

Racconto di viaggio con .Italo

Dopo un Giorno, ecco qui un lungo racconto di viaggio. Il 24 luglio, come anticipato, mi sono recato a Firenze.

Il viaggio 
Ore 6.19 del mattino, stazione di Milano Porta Garibaldi, 24 luglio 2012.  Sopra di noi, il primo treno .Italo della giornata è partito, e noi ci dirigiamo verso Casa Italo, dove veniamo accolti dal personale. Ci accomodiamo su di un tavolo tondo dove sono presenti riviste, ma nessun quotidiano. La sala è luminosa, e la pulizia è impeccabile. Una decina di minuti prima dell'orario di partenza ci viene comunicato il binario di partenza del treno .Italo AV 9711 per Roma Ostiense. Tutti  i passeggeri si muovono verso il binario di arrivo. Mentre saliamo le scale, ecco che i fari azzurri di .Italo spuntano. Appena il treno si ferma, saliamo sulla nostra carrozza, la 10, ambiente Smart. Un appunto, ad accoglierci alla porta non c'è nessuno, non come accadeva nelle prime corse dove davanti ad ogni porta c'era un addetto. Saliamo e il logo del produttore del treno, sui tre gradini di ingresso, spicca. Essendo nell'ambiente Smart, tutti i dettagli, quali corrimano e sedili, sono di colore giallo o arancione. Abbiamo prenotato via Contact Center, comunicando il numero di carta di credito, e ricevendo una mail e un sms, con il codice del biglietto. Abbiamo scelto l'opzione salottino, cioè, un posto in un modulo da quattro posti vis a vis con tavolo centrale. Scelta che si è rivelata non ottimale. Viaggio con i miei genitori, quindi siamo in tre passeggeri. Di finco a me, si siede un altro passeggero, che ha prenotato il posto. I vagone è già abbastanza pieno. La partenza è decisa ma molto lenta, dopo qualche minuto, alle 7.28 transitiamo a Milano Lambrate e, con 4 minuti di anticipo, alle 7.33 siamo a Milano Rogoredo. Il cambio di tensione dopo il tratto a 3000V fino a Tavazzano, avviene quasi impercettibilmente alle 7.47 a 140 all'ora. Comincia subito l'accellerazione fino a 300 km/h. Dai finestrini, un po' più ampi rispetto al Frecciarossa, l'effetto delle auto in A1, che sembrano ferme, è ancora più evidente. Alle 7.56 transitiamo su ponte strallato sul Po e alle 8.13, transitiamo a 300 km/h al PM Reggio Emilia AV, dove i lavori per la costruzione della stazione, sembrano procedere. Le pareti laterali della stazione sono fissate. Puntuali, alle 8.35, siamo a  Bologna Centrale. Approfittando delle gallerie appenniniche, dove il panorama, non è ammirabile, faccio un giro del treno. Alla carrozza 11, troviamo la Smart Cinema, che proveremo al ritorno in serata. Alla carrozza 7 è presente un punto ristoro, con due distributori automatici di snack e caffè espresso e simili. A titolo informativo: una bottiglietta d'acqua da 1/2 litro costa 1,50 €, 1 € per un caffè espresso Illy, di qualità scadente e 2€ per gli altri prodotto, come un cappuccino. Dopo questi vagoni Smart con modulo 2+2, inizia l'ambiente Prima, con sedili disposti secondo il modulo 2+1, in un'elegante pelle blu. Nell'ambiente Prima Relax, sono presenti solo due passeggeri fino a Firenze. Nell’ambiente Prima e Club, viene servito un drink di benvenuto, ma al contrario del Frecciarossa, non viene fatto nessun annuncio.  Appena arrivato al vagone Club, una hostess, ci illustra questo ambiente e mi fa provare i sedili. Mi dice poi, che la tv in diretta non funziona e che il wi-fi, su questo treno, il 22, l’ultimo arrivato, funziona male. Mi chiede poi, se voglio fare una segnalazione del malfunzionamento. La hostess mi mette al corrente di un fatto molto interessante: stanno provvedendo ad inserire la possibilità di mangiare al posto anche nell’ambiente Smart dove non era possibile precedentemente. Dopo la chiacchierata con la hostess, i 37 minuti che separano Bologna a Firenze, la mia destinazione, volgono al termine. A Firenze, arriviamo in perfetto orario, alle 9.15, esattamente 1 h 56’ da Milano Porta Garibaldi. Molto bene. Al ritorno, ci rechiamo a Casa Italo, ben due ore prima della partenza del nostro treno, e veniamo accolti molto bene. Alle 21.09, giunge il nostro treno, .Italo AV 9958 da Napoli Centrale. Siamo alla carrozza 11, la Smart Cinema. Partiamo con quasi 5 minuti di ritardo. Usciamo dalla stazione appaiati ad un regionale con E.464 e carrozze Vivalto per Viareggio.  Vengono controllati i biglietti e consegnate le cuffie, o meglio, gli auricolari, marchiati .Italo, di buona qualità. Il film parte, ma non è un film. In realtà da quello che è scritto nel sito internet, io mi aspettavo dei contenuti video come un varietà o simili, non dei trailer e dei backstage, di film poco recenti, come è avvenuto. Di questo vorrei farne presente a NTV. A Bologna, il ritardo è stato recuperato, ma veniamo fermati subito dopo la stazione. La corsa verso i 300, avviene subito e arriviamo in orario, sia a Milano Rogoredo, sia a Milano Porta Garibaldi. Il viaggio è abbastanza silenzioso, ma non privo di vibrazioni. Ho misurato circa 100 decibel a  300 all’ora. 


Qualche considerazione 
All’inizio, ho scritto che prenotare tre posti in un salottino è stata una cattiva scelta, quindi adesso spiego perché. Direi che avere un estranea di fianco a di fronte non è mai piacevole, ma non lo è men che meno se gli spazi sono strettissimi. Ho avuto la sensazione di trovarmi in un pullman. Per alzarmi il mio vicino ha dovuto alzarsi anche lui. La distanza tra i sedili vis a vis, è più o meno la stessa di quelli a correre, ma in questi ultimi c’è la possibilità di allungare le gambe. Il tavolo centrale, poi, è piccolo, scomodo e di plastica. Le prese di corrente in questi moduli, sono tutte e due dalla parte destra del tavolo. Molto scomodo. I sedili, poi, sono già scomodi loro. Come ho detto, il caffè è pessimo ed è necessario consumarlo in piedi in una zona angusta. Io, poi, mi chiedo che senso ha l’Area Break, in Prima. Per bere il caffè, così da portarselo per tutto il treno dalle macchinetta al vagone Prima? Non avere  un vero vagone ristorante, è un grave handicap. Credo che mangiare in spazi così angusti, sul proprio sedile in Smart, non sia ne comodo, ne rispettoso nei confronti del vicino che non vuole mangiare. Il wi-fi, che ho provato al ritorno andava a singhiozzo e i contenuti Italo Live non erano visualizzabili. Passi per il treno 22, il nuovo arrivato, ma che anche il 18, quello del ritorno, abbia questi problemi, non va tanto bene. La cosa che mi ha dato più fastidio, è stato il cinema che cinema non è. Meno male, che fino a fine agosto, il supplemento cinema non si paga. Direi che l’unica cosa positiva che nella carrozza cinema, la luce è soffusa e non da fastidio agli occhi. Un ultima cosa: Casa Italo, è accessibile a tutti i possessori del biglietto, bene. Ma i divani sono scomodissimi. 


Azzardo a scrivere i pro ed i contro del treno: 


Pro

  • Cortesia del personale 
  • Pulizia Intercomunicanti tra carrozze non "tradizionali" 
  • Tutti i sedili in pelle Casa Italo accessibile a tutti 

 Contro: 

  • Sedili scomodissimi 
  • Non è presente un vero vagone ristorante
  •  Carrozza cinema, che cinema non è 

Diciamo che se si deve scegliere tra .Italo e il Frecciarossa, bisogna vedere al proprio portafogli. Se riusciamo a trovare una tariffa vantaggiosa per il Frecciarossa con le nuove tariffe a 9,19,29€... Conviene assolutamente prendere quest'ultimo. Conviene inoltre prendere il Frecciarossa nel caso di un'utenza business, di lavoro. I sedili sono molto più confortevoli e andare a Roma Termini è spesso meglio che andare a Tiburtina o Ostiense. I tempi di percorrenza, poi, nel Frecciarossa, sono minori, perchè parte da altre stazioni a Milano e Roma. Per esempio, sempre per un'utenza business, Milano Centrale-Roma Termini in 2h55' è un buon tempo confrontato anche con i tempi di .Italo che farà Milano Porta Garibaldi-Milano Rogoredo-Roma Tiburtina-Roma Ostiense in 3h34'. Direi che il Frecciarossa non verrà sconfitto, sia in tempi, sia in confort. .Italo lo vedo come un treno Low Cost, poco business. Quindi direi che il Frecciarossa è da preferire. Ntv, ha sempre detto che vuole fare concorrenza a Trenitalia, con gli ambienti interni del treno, non con i tempi di percorrenza. Devo constatare che in questo ha fallito. Per gli interni il Frecciarossa è ancora imbattuto. Questa è la mia opinione.

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